Itinerari consigliati dalla direzione del bed & breakfast

Visitare Soave

Visitare Soave Visitare Soave

 

Visitare Soave, il borgo medievale più vicino all'azienda eccellenza veneta, bandiera arancione touring club.

 

Cari visitatori,

qui vi parlo di Soave, uno dei borghi medievali più noti tra quelli nelle immediate vicinanze del nostro agriturismo cittadella preferita e Borgo Arancione Touring Club da tempo noto in tutto il mondo per l'eccellenza delle Uve e dei suoi Vini.

Una visita a Soave è sempre il primo itinerario che consiglio ai miei ospiti durante il soggiorno in azienda. Il borgo medievale dista da noi solo 3 km ed è un vero gioiello ricchissimo di tesori noti e meno noti da scoprire e godere, chiese, monumenti, musei, palazzi, il castello scaligero, enoteche, ristorantini, cantine.

Certamente ciò che più incanta è la mole imponente e massiccia del Castello Scaligero di Soave che snoda la sua armonica architettura in modo sinuoso dall'alto del colle da cui domina la vallata alle pendici della pianura sottostante.
E' un quadro di grande poesia in ogni stagione: i verdi, i gialli, gli ocra della terra e dei vigneti allineati in perfetti filari posseggono una magia che incanta. Ed è questa magia che vi svelerò raccontandovi Soave in questa mia breve e semplice guida.

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DOVE SI TROVA SOAVE E COME RAGGIUNGERLA

Per raggiungere Soave dalla nostra azienda I COSTANTI occorre percorrere la SR 11 Verona –Vicenza e proseguire in direzione di Vicenza fino a raggiungere l'ultima rotonda alla cui sinistra si trova la A4 Milano-Venezia. Oltrepassando il cavalcavia vi troverete proprio di fronte al Borgo di Soave ed alla Porta Verona.
Potete parcheggiare nella piazzetta di Foro Boario in cui si trova anche lo IAT, l'ufficio di assistenza turistica di Soave e dell'Est Veronese in cui troverete una bella accoglienza.

Se desiderate prendere un aperitivo o gustare un bicchiere del famoso vino bianco Soave potete entrare subito in Via Roma e proseguendo verso Piazza dell'Antenna troverete a destra e a sinistra molti wine-bar, enoteche e piccole cantine (il Punto vendita e degustazione Coffele ad esempio) in cui potrete fare brevi degustazioni o acquistare il vino che più vi aggrada. Fuori le mura vi consiglio la Trattoria Dal Moro, una trattoria molto intima e familiare in cui potrete mangiare proprio come da una nonna veneta. Qui la mia amica Sara e la sua famiglia vi accoglierà con gioia e molto calore (dite che siete miei ospiti, mi raccomando!). Tra i ristoranti che consiglio a Soave c'è anche l'ottima Osteria La Scala, dentro le mura a sinistra accanto al ristorante IL GAMBERO. Se desiderate prenotare in questi due ristorantini a Soave chiamate con largo anticipo: sono sempre super prenotati!!

DOVE SI TROVA SOAVE?

Soave si trova nell'est veronese e più precisamente nella Val Tramigna a cui si affiancano le valli di Illasi e d'Alpone. Il Professor Rama che tanto ha scritto su Soave ed a cui devo anche la mia conoscenza della città ci informa che la valle potrebbe trarre il nome anche dalla sua posizione “intra moenia”, tra le mura cioè dei due castelli di Illasi e Soave. Val Tramigna potrebbe però anche voler dire “Valle Terminale”.

Soave è attraversata dal Tramigna che fiancheggia le sue mura ovest per andare a fluire nell'Alpone non lontano da Villanova di San Bonifacio, frazione famosissima per la splendida abbazia romanica di Villlanova assolutamente da visitare.

UN PO' DI STORIA SU SOAVE, MERAVIGLIOSA PICCOLA CITTA' MURATA DEL VENETO

Soave si trova a circa 20 km da Verona ed a 3 km dalla nostra Caldiero, un altro paese dell'est veronese in cui è ubicata la nostra azienda.
La sua felice posizione geografica all'interno della pianura padana e la fertilità del suo terreno sono sicuramente fattori rilevanti per il suo successo economico e la sua fama in Veneto e nel mondo.

Attendibili fonti storiche sostengono che il nome Soave derivi da “svevo”: alcune genti sveve si sarebbero stanziate qui intorno al sesto secolo A.D. durante le invasioni dei Longobardi. Precedentemente Soave fu però sede di un antico villaggio romano posto sulla via Postumia e pare che la parte più vetusta di esso sia da individuare alla Bassanella, fuori Porta Bassano. La Rocca sembra risalire al nono secolo e cioè a tre secoli prima dell'avvento della Signoria degli Scaligeri a cui sempre ci si riferisce parlando del Castello di Soave. Da un diploma di Federico Barbarossa si evince che i primi feudatari furono i Sambonifacio che ne detennero il possesso fino ai primi del duecento, poi passò ad Ezzelino da Romano, alla famiglia feudale dei Greppi (1237 ca.) e poi, dopo vari tentativi dei Sambonifacio di riconquistarlo, a Mastino I della Scala. Il castello fu rinforzato poi da Cansignorio della Scala che fece elevare le mura del castello conferendogli l'immagine che noi vediamo oggi di imponente abitazione fortificata.

Sempre intorno al trecento furono anche costruiti sia il Palazzo di Giustizia sia il Palazzo del Capitano. Un'interpretazione molto più poetica del nome “Soave” alluderebbe invece alla soavità e dolcezza della terra, del clima, della morfologia del territorio e del carattere gioviale ed ospitale degli abitanti. E questa interpretazione a me piace molto. Se dovessi definire con un solo aggettivo la caratteristica saliente del paese e della popolazione di Soave direi davvero che sono molto ospitali.

Dopo la dinastia degli Scaligeri Soave fu dominata dai Visconti, dai Carraresi e poi dai Veneziani che le regalarono un periodo di maggior benessere e prosperità. Fu durante questo periodo che nacque il cortile esterno al castello ed il castello fu ampliato. Nuovi Palazzi furono eretti. Nel 500 avvenne l'assalto al castello da parte dei soldati di Massimiliano d'Amburgo che uccisero moltissimi abitanti di Soave prima della riconquista di Venezia. In ricordo ed in premio alla fedeltà di tanti Soavesi alla Serenissima, Venezia regalò a Soave l'Antenna e lo Stendardo con Leone di San Marco da issare durante tutte le feste del paese, lo stesso che possiamo ammirare ancora oggi durante le feste civili della città.

Dopo la peste del 1630 e del 1677 il castello diventa di proprietà della famiglia Gritti che lo trasforma in fattoria. A seguito della decadenza della Repubblica di Venezia, Soave fu dominata dagli austriaci, nel 1866 Soave entra nel Regno d'Italia e nel 1871 è sede del Mandamento Giudiziario. Il Sen. Camuzzoni lo eredita sei anni dopo e ne cura il meticoloso restauro con grande amore e passione. Nel 1930 nasce la Cantina Sociale di Soave.

VISITA AL CASTELLO DI SOAVE

Castello di Soave

Il castello scaligero di Soave è uno dei castelli meglio conservati che io conosca in Veneto. La sua splendida architettura si scorge dall'autostrada in direzione Verona e ci invoglia a visitarlo. E' raggiungibile a piedi dal centro di Soave partendo da Piazza dell'Antenna oppure in auto dalla strada che sale dalla Bassanella. Vi si accede da Nord attraversando un ponte levatoio che ci introduce ad un torrione principale recante in alto una scultura di San Giorgio.

Palazzo della Giustizia - Piazza Antenna - Soave

Palazzo della Giustizia - Piazza Antenna

Il primo cortile che si raggiunge è quello creato dai veneziani come ritiro militare, poi c'è un secondo cortile in cui si notano all'interno sopra la porta un bellissimo affresco raffigurante la Vergine Protettrice risalente al 14mo secolo. C'è anche un terzo cortile in cui si nota un altro affresco sempre trecentesco con Scala scaligera, cani rampanti e soldati con stendardo recante il motto “Scala”; al centro del terzo cortile troneggia un bellissimo pozzo scanalato ed oltreun gigantesco bastione in pietra si scorge l'imponente Torre del Mastio. Da un'entrata alla base della Torre si accede ad un locale buio e tenebroso, un antico luogo di tortura in cui son state ritrovate molte ossa umane. Poi c'è il Corpo di guardia, un altro locale con soffitto a volte a crociera in cui son conservate armi da offesa e difesa come balestre, alabarde, spade, elmi, mazze ferrate. La scala esterna conduce all'abitazione del Principe, meravigliosa, con una sala che fungeva da soggiorno (ora piccolo museo di reperti romani ed oggettistica di vario genere), la stanza da letto con una decorazione a muro che fa da tappezzeria ed un affresco del duecento che raffigura Cristo in croce tra Maria e Maddalena. Sul lato opposto c'è la bellissima sala da pranzo in cui è stata riproposta una tipica tavola d'epoca con una stanzetta attigua con i ritratti di Mastino I, Cangrande, Dante, Cansignorio e Taddea della Scala, la moglie di Mastino II. Attraverso una piccola porta si accede ai cammini di ronda ed al mastio da cui si gode di una vista mozzafiato sulla pianura Padana, sulla vallata sottostante e sui Monti Lessini. Per questo la visita al castello è bella sempre, in estate ed in inverno, in autunno ed in primavera. In autunno ed in inverno la visita è sempre preferibile la mattina.

Le mura di cinta ovvero la cinta muraria che racchiude Soave costituisce una specie di quadrilatero con torri a merli ghibellini e guelfi e tre aperture o Porte, Porta Verona, Porta Vicentina e Porta Bassano, rispettivamente a sud, ad est e a nord. La Porta Bassano porta a Castelcerino, Fittà e Costeggiola, quella Vicentina conduce alla strada che porta a Monteforte ma è utilizzata pochissimo e la Porta Verona è quella che fa da entrata al centro da diverse direzioni, è la Porta principale direi.

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PALAZZI, MONUMENTI E CHIESE DI SOAVE

Soave è un luogo incantevole, rinomato per il suo vino, per il suo lussureggiante paesaggio, per la sua storia. Qui il tempo sembra essersi davvero fermato e passeggiando per le vie e le viuzze del centro storico torniamo indietro nel tempo a rivivere tutto il mistero e la bellezza del Medioevo antico. Da Caldiero la raggiungo spesso in molti pomeriggi ed in ogni stagione. La sua bellezza e la dolcezza del paesaggio e delle architetture esercitano su di me un potere rigenerante.

I MONUMENTI INTERNI ALLA CINTA MURARIA

Addentrandoci i Soave centro storico e percorrendo via Roma in direzione della Piazza Antenna troviamo a destra La Piazza Mercato dei Grani, un tempo luogo dedicato al commercio dei grani e dei cereali e che ospitò anche un'antica comunità ebraica in fuga da Verona che qui trovò modo di integrarsi bene nel tessuto sociale del paese. Proseguendo lungo Via Roma a destra in Via Mattielli (che trae il suo nome da quello di un noto pittore soavese) di grande attrattiva è il Palazzo dei Conti Sambonifacio, un palazzo del Duecento con un bellissimo piano terra tutto ad archivolti e la caratteristica facciata dalle lunghe e strette finestre.

Piazza Mercato dei Grani - Soave

Piazza Mercato dei Grani 

Palazzo Conti Sambonifacio

Palazzo dei Conti Sambonifacio

Il Palazzo appartenne ai conti guelfi SAMBONIFACIO, gli stessi che per un certo periodo detennero anche la proprietà del Castello Scaligero. Secondo alcune tradizioni locali nella cantina del Castello si troverebbe un tunnel ancora oggi rintracciabile che metteva in comunicazione il Palazzo con il Corpo di Guardia del Castello. Ma oggi questo percorso non è ovviamente percorribile.

Poco prima di Piazza Antenna a sinistra si erge l'imponente Chiesa Parrocchiale dedicata ai Santi Lorenzo e Giovanni Battista entrambi patroni di Soave. La Chiesa è molto antica ma ha subito moltissimi rimaneggiamenti che non ci consentono di riconoscerne facilmente il nucleo più vetusto; l'aspetto odierno rispecchia la versione progettuale di Gottardi (1800) con la facciata in stile rinascimentale con colonne ioniche e allungamento della navata.

All'interno si possono ammirare i prestigiosi altari barocchi laterali ed a lato dell'altar maggiore una pala di Domenico Morone proveniente dalla Chiesa di San Rocco che raffigura la Vergine con i Santi Rocco, Gioacchino e Padre Eterno risalente al ‘500. All'interno l'abbellimento pittorico della chiesa è da attribuirsi a vari artisti veronesi come Farinati, Cignaroli, Ugolini e Mattielli. Dietro il Coro c'è uno stupendo organo opera del costruttore d'organi inglese George Trice che qui lo installò dopo molte prove di acustica e la cui inaugurazione fu festeggiata con otto giorni di concerti.

Vicina alla Chiesa Parrocchiale ed a lei collegata attraverso un passaggio nella sagrestia, la Chiesa della Disciplina fu forse la cappella di un cimitero preesistente alla costruzione della Parrochiale. Lungo le pareti le camerette laterali fungevano da luogo di raccoglimento per frati e clerici mentre successivamente divenne un Oratorio femminile dedicato all'Immacolata oltre che luogo di accoglienza delle ragazze dopo le funzioni religiose del pomeriggio. Un lascito ne ha resa possibile la ristrutturazione negli anni ’70.

Al limite sud di Piazza Antenna e di fronte alla chiesa Parrocchiale c'è Palazzo Cavalli, uno dei più veneziani e gotici di Soave. Fu costruito nel 1400 dal nobile Nicolò Cavalli. La facciata è costituita da una loggia a tre arcate a tutto sesto a piano terra, sormontata da due ordini di finestre trilobate ad archi gotici. La facciata era decorata con affreschi a soggetto mitologico del Falconetto che ora purtroppo non sono più leggibili. Sul retro, come in altri palazzi a Soave, si apre un delizioso giardino ricco di diverse specie vegetali e piante che dona un senso di pace e di gioiosa allegrezza tipica di alcune ridenti corti rurali venete.
Anche qui il Morone dipinse una madonna con Bambino e due Santi ora davvero logora.

Palazzo Cavalli - Soave

Palazzo Cavalli

Dopo Palazzo Cavalli si prosegue a destra per una stradina in salita che conduce alla Rocca Scaligera o Castello. E' uno dei modi per raggiungerlo e cioè a piedi con una bellissima passeggiata di circa dieci minuti. Sulla destra si scorge la meravigliosa chiesetta di Santa Maria dei Domenicani o di San Luigi o del Rosario, in stile romanico-lombardo con un bel rosone ed un protiro pensile ad arco rinascimentale decorato con un affresco di Madonna con Bambino e Santi. Le due finestre che decorano la facciata e la breve scalinata sono invece più tarde. La Chiesa è stata restaurata nel 1985 grazie ad un finanziamento della Banca Popolare di Verona. All'interno vi sono tre cappelle laterali di cui una è dedicata a Santa Lucia e l'altra a Santa Apollonia. La chiesetta è stata per molto tempo in disuso ed è agibile solo dal 1992.

I restauri hanno portato alla luce un meraviglioso ciclo pittorico del 1400 anche se di gusto evidentemente popolare, che ritrae la Storia di San Lazzaro. Altri affreschi che decorano il secondo altare a sinistra risalgono al ‘500. Un elegante e snello campanile completa il monumento, un campanile recante sopra le bifore della cella campanaria gli stemmi dei Conti Cavalli, del Comune e del Capitano Gradenigo. Oggi la Chiesa ospita mostre e manifestazioni di notevole spessore artistico e culturale. Annesso alla Chiesa vi è un convento che è ora sede della Biblioteca Civica. Per chi volesse saperne di più sull'avventura di questa meravigliosa chiesetta consiglio la lettura di un piccolo ed dettagliato depliant che potrete trovare sia qui da me in azienda durante il vostro soggiorno sia allo IAT di Foro Boario a Soave, fuori le mura. In Piazza Antenna il Palazzo dominante è il Palazzo di Giustizia o della Pretura.

Una dolce scalinata conduce alla Loggia a piano terra con quattro ampie arcate a volto acuto. La facciata è in mattoni e pietra, tipicamente medievale con ornamento di merli e di archetti romanici, resa insigne da lapidi e decorazioni. E' impossibile non notare proprio sotto il balcone un'antica iscrizione in distici latini ormai molto consunta che celebra la costruzione del palazzo nel 1375 da parte di Cansignorio al tempo in cui Pietro Montagna era rettore e capitano di Soave.

Sentite cosa recita il testo tradotto:
“Nel quindicesimo lustro dell'anno Mille e trecento, nel tempo in cui i contadini premono le loro uve coi piedi, mentre era pretore in questo luogo Pietro della famiglia di Montagna, venni edificata io, casa amica della legge; Cansignorio, signore della città, che regge le tue sorti, o Verona, fortificò queste mura.”
Il cosiddetto verone è affiancato da due finestre e due lapidi ottocentesche di cui una ricorda anche la giurisdizione di Soave su Caldiero , Belfiore, Arcole, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Montecchia di Crosara, Monteforte d'Alpone, Roncà e San Bonifacio.

Altri palazzi di interesse all'interno della cinta muraria sono Palazzo Pullici ora Pieropan, in cui trascorse un periodo della sua infanzia Ippolito Nievo, Palazzo Moscardo, di fronte a Palazzo Pullici e il Palazzo Scaligero o del Capitano, edificato nel tredicesimo secolo dai Della Scala come abitazione dei pretori. Dal 1986 è sede della Residenza Municipale.

MONUMENTI DI INTERESSE FUORI LE MURA DI SOAVE

Fuori la Porta Bassano mi avvio spesso durante le mie passeggiate al Santuario della Bassanella, da cui la vista sulla Vallata con lo scorcio del Castello di Illasi è una delle più belle che io abbia mai visto.
Il suo nucleo originario risale all'anno mille; nel 110 fu dei Benedettini di San Nazaro e Celso di Verona e poi nel 1400 degli Olivetani di Santa Giustina di Padova. Dopo la caduta della Repubblica Veneta passò nelle mani del Vescovo di Verona. Nell'ottocento prese quelle forme neoclassiche che oggi la caratterizzano e ne fu innalzato il campanile. Sullo sfondo del Santuario domina la sagoma imponente del Castello di Soave, sempre da sogno, un'immagine che rimane nella memoria come un dipinto.

Vicino alla Bassanella poi si può visitare la chiesetta di San Rocco, risalente al 1400. In questa chiesa si veneravano San Rocco e Sant'Anna. E' molto suggestivo il tipico campanile a pigna con bifore. L'edificio è aperto al culto solitamente il lunedì, ma è meglio informarsi sempre allo IAT SOAVE prima di andare a visitarla. In Borgo Covergnino invece sorge la bella Chiesa di San Giorgio. Forse edificata nel 1100 dai Francescani che vi avevano anche un convento, appartenne alla Repubblica Veneta nel 1600 . La Repubblica soppresse il convento costretta dalle difficoltà economiche generate dal prolungarsi della guerra contro i Turchi. La Chiesetta è rimasta chiusa per molto tempo, poi ristrutturata e dunque riaperta al pubblico.
E' ricca di belle ed importanti opere d'arte; ve ne consiglio la visita!

Chiese di Soave - Chiesa San Rocco 

Chiesa San Rocco 

 

Chiesa Di San Giorgio 

Curiosa la costola di animale preistorico o cetaceo che penzola sopra due vetuste lastre tombali. La chiesa di San Giorgio è importante per il suo straordinario passato devozionale. Passando di qui diretto in Francia PIO VII concesse a tutti l'indulgenza plenaria. E in questa occasione veniva celebrato nei primi due giorni di Agosto il Perdon d'Assisi e San Giorgio era l'unica chiesetta a possedere questo privilegio. Le porte in questa magnifica occasione venivano lasciate sempre spalancate tutta la notte per permettere alla folla di passare attorno al tempio interno e contemplare la statua di San Francesco che teneva in mano due grappoli di "ua luliega" un tipo di uva bianca a maturazione precoce.

Altri interessanti monumenti che vi consiglio di visitare esternamente alle mura di Soave sono l'Oratorio di Sant'Antonio da Padova e l'Oratorio di San Martino. Ma attorno a Soave ci sono tante piccole e meravigliose frazioni che è gradevole visitare: Fittà, Castelcerino, Costeggiola e Castelletto che si distinguono per la coltivazione di vigneti e si raggiungono attraverso percorsi molto suggestivi, stradine e paesaggi caratteristici delle colline Suavensi.

La contradina di Fittà è molto affascinante. Consiglio la passeggiata verso il Vajo delle Anguane passando per la contrada Lelli. Le Misteriose gotte delle Angoane si trovano a sud-ovest di Castelcerino e la tradizione le vuole abitate da mitici esseri femminili dalle forme fantastiche che di giorno nessuno può vedere ma la notte escono dai loro antri per andare a lavare panni che poi stendono sul prato davanti al lavatoio dei lavandari. Nessuna traccia rimane del loro passaggio e questo mistero è ancor oggi intrigantissimo per i locali. Si possono udire solo le loro voci molto dolci uscire dalle grotte come voci di Sirene.

Proseguendo in direzione di Verona ci imbattiamo nelle Terme di Giunone in Caldiero, il nostro paesino, terra di antiche e nobili terre e terme romane. Ma a Caldiero ed alla sua storia dedicheremo prossimamente una pagina specifica.

LE FESTE, I MERCATINI, GLI EVENTI PERIODICI DI SOAVE

Soave è un borgo relativamente piccolo ma si distingue per la dinamicità e l'efficienza nell'organizzazione di feste ed eventi mirati a valorizzarne la storia, le tradizioni, le leggende, i vini e le uve, l'arte, la cucina, l'enogastronomia ed il paesaggio.

La pro-loco li organizza insieme ad importanti associazioni locali come Gli Amici delle Antiche Torri.

Lo Iat Soave può darvi informazioni sempre aggiornate sulle date, gli orari e le sedi degli eventi.

La Festa dell'Uva è la festa più importante di Soave e solitamente si tiene la terza domenica di Settembre; tra le altre feste che rendono Soave sempre una città animatissima ricordiamo la Festa dell'Imperial Castellania di Suavia, il Carnevale di Soave, la Fiera del Bestiame e delle macchine agricole, la Festa Medievale del vino bianco Soave, il 10 Agosto la Fiera di San Lorenzo, patrono del paese, Teatro a Castello d'estate, il Palio delle contrade, l'Incontro d'autunno, l'Esposizione dei Presepi della tradizione, il Presepio vivente, il Mercatino dell'antiquariato solitamente ogni terza domenica del mese ed il Mercatino settimanale di merci varie il martedì e tutti gli eventi di grande interesse organizzati a Borgo Rocca Sveva.

DOLCI E VINI DI SOAVE

Vini e dolci di Soave

Il Vino bianco Soave è ormai noto in tutto il mondo per il suo profumo intenso e delicato al tempo stesso, per il suo sapore pieno di armonia e leggermente amarognolo, classico o superiore, Soave Doc o Recioto di Soave che sono presenti sui mercati anche nella tipologia di Spumanti.

Nella gastronomia il Soave solitamente si accompagna bene a minestre, antipasti magri, piatti a base di pesce ed è anche ottimo come semplice aperitivo, servito fresco.

Soave è anche zona di produzione di ottimi dolci da gustare con il Recioto di Soave, eccellente vino da dessert. Tra le ricette nostrane più note citiamo i Rufioi, i Sugoli, il Nadalin, le Favette, la Brassadela e la mitica tradizionale Fugassa fatta col grasso di cotechino.

Le ricette per realizzare questi dolci si possono trovare in rete ma anche leggere in numerose pubblicazioni i cui titoli vi scriverò in bibliografia.

SOAVE ED IL SUO TERRITORIO: ALCUNI POSSIBILI ITINERARI

Le colline intorno a Soave sono meravigliose ed offrono a tutti i visitatori la possibilità di effettuare bellissime e rilassanti escursioni a piedi, in bici, a cavallo ed in macchina.

C'è in particolare un itinerario che io ho percorso spesso a piedi (in circa un'ora e mezza) tra vigneti e capitelli. Si esce da Porta Bassano e si imbocca la strada che porta al Castello di Soave. Dopo circa 100 metri si gira a sinistra fino a raggiungere, passeggiando un po' in salita tra i vigneti, il quadrivio di nome Pigno, un cipresso maestoso che sorveglia il capitello di Vincenzo Ferreri. San Vincenzo Ferrer (Ferreri è il suo nome italianizzato) appare come immagine con una certa frequenza nelle pitture campestri locali a protezione del duro lavoro nei campi. Tradizionalmente viene rappresentato con l'indice destro levato al cielo ed una fiammella sopra la testa. Lo si pregava spesso per scongiurare la siccità, proteggere i raccolti ed allontanare gravi calamità atmosferiche.
Dal Pigno una stradina con lieve discesa ci conduce alla valletta della Ponsara dove si trova una copia della immagine della Madonna della Bassanella (l'originale è custodito al Santuario).

Dalla Ponsara si risale a Piazza Scheeti proprio risalendo la valle. Piazza Scheeti prende il suo nome dalla presenza di uno strato di mummuliti risalenti a circa 65 milioni di anni fa affiorati in superficie. La mummulite è praticamente un fossile marino di forma rotonda che assomiglia ad una moneta; in dialetto veneto “scheo” sta infatti per moneta.

Oltre la piazza si prosegue verso sud oltrepassando una cava fuori uso. Ci troviamo in un angolino del Monte Tenda ricco di cipressi, pini e cornioli. Dal Capitello delle Cengele si vede bene anche Monte Tondo.
Poi si riscende verso il paese fino ad un bivio che a destra conduce al Castello ed a sinistra a borgo Covergnino, vicino a Porta Vicentina.
Ai piedi di questo borgo inizia via San Giorgio fino alla chiesa di San Giorgio.

Un altro bellissimo piccolo itinerario attraverso i vigneti ed i ciliegi di Soave è quello che ci conduce, stavolta in macchina, alla scoperta di splendidi monumenti e paesaggi vicini a Soave. Si esce da Porta Bassano e si segue direzione Costeggiola. Si raggiunge Colognola ai Colli che è adagiata sulla collina in posizione elevata con bellissimi palazzi e chiese. Da Colognola più di una strada conduce a Caldiero, nel cui comune è ubicata la nostra azienda. Caldiero a dire il vero non è proprio un paesino ma un bel centro dell'est veronese posto in posizione strategica tra Verona e Vicenza allo sbocco della Val d'Illasi. Nel decimo secolo fu invaso dagli ungheri in difesa dai quali fu costruita una roccaforte-castello sul Monte Rocca poi distrutta da un incendio nel tredicesimo secolo. Tra il 1795 ed il 1813 il paese fu anche teatro delle note battaglie napoleoniche.

Caldiero è nota per le sue Terme di Giunone, fonti di acqua termale che pare provengano dalla Val Fraselle per giungere a noi riaffioranti e temperate. Oggi le Terme di Giunone a Caldiero sono meta turistica affermata e prediletta dagli amanti del nuoto, del benessere e del relax.

Da Caldiero si può proseguire in direzione di Belfiore per visitare l'affascinante chiesetta romanica di Madonna della Strà. Da un'iscrizione che si trova al Museo Maffeiano di Verona (Piazza Brà) si deducono i nomi degli architetti realizzatori di questo piccolo gioiello che sarebbero Ambrogio, Borgo e Malfato. Al suo interno su un altare barocco è collocata una bella Madonna Lignea (detta della Stra').
Tornando sulla SR 11 ci si può dirigere verso San Bonifacio e visitare la splendida Abbazia di Villanova.

Due parole voglio spendere per parlarvi delle opere che si possono ammirare all'interno della Abbazia. Il nostro territorio est veronese custodisce tesori ovunque ma molti non sono a conoscenza della loro esistenza.
Nella parte inferiore a destra ci sono affreschi di scuola giottesca che raffigurano scene della vita di San Benedetto ed una copia della Santa Francesca Romana del Guercino; a sinistra vi è l'altare della Pietà, un'importante e prestigiosa opera di Egidio di Wienerneustadt risalente al 1400.

Dirigendoci oltre Soave vero nord raggiungiamo i colli di Monteforte d'Alpone, famosa insieme a Soave per i “cru” del noto vino Soave. Da Castelcerino si scende alla Val Tramigna, una valle dal clima mite coltivata a viti ed ulivi. La coltura più appariscente in valle è però sicuramente il Ciliegio. E' nota la famosa Mora di Cazzano.

Procediamo verso Cazzano di Tramigna che è il centro più importante di questa valle al cui centro emerge un rio nascente dalle risorgive che lo rende del tutto singolare. Qui potete recarvi in visita alla Chiesetta di San Pietro in Briano nel cuore di una piccola uliveta.

L'architettura di questa chiesetta è molto semplice e lineare ma colpiscono gli affreschi interni ed esterni tutti dedicati a Santi ed a Madonne. Dalla chiesetta di San Briano si gode una bellissima vista sul Castello di Illasi. Dopo Cazzano e giunti ad un bivio, a sinistra la direzione è la Val D'Illasi. Procedendo dritti si sale verso Campiano un paesino che si è fermato nel tempo: sembra di essere all'interno di un quadro di un pittore Macchiaiolo, dentro uno scorcio toscano invece che veneto. Qui è l'agnello la specialità che vi proporranno le due principali trattorie che, come spesso accade nei piccoli paesini, si fronteggiano in un'unica piazza. In primavera alta è bello osservare i vecchi spellare le radici di Ireos messe ad essiccare ai muri (“i gadoi”, una specie di gigliacea azzurra da cui si ricavano profumi).

PRODOTTI TIPICI DI SOAVE E DEL TERRITORIO, LE SAGRE, LE MANIFESTAZIONI E I MERCATI DEI PAESINI DELLA VALLATA

E come non parlare dei prodotti che caratterizzano questo territorio.

Il vino Soave Classico Doc e tutte le altre tipologie di ottimi bianchi, rossi e bollicine che producono le cantine di Soave, di Colognola ai Colli ma anche le cantine private produttrici che in zona sono molte, di eccellente qualità ed ognuna con il suo specifico originale prodotto, le ciliegie, gli asparagi, le fragole, le mele, i vigneti, i kiwi, l'olio di oliva (Mezzane), l'allevamento di ovini, la lavorazione dell'ireos.

Ricordiamo anche che a Caldiero la penultima Domenica di Febbraio si tiene la Antica Sagra di San Mattia, che quest'anno ha visto anche nascere un proprio dolce tipico preparato con acqua termale proveniente dalle Terme di Giunone: una ciambellina molto buona che trae il suo nome da una delle vasche termali, quella circolare, detta appunto Brentella.
A Campiano vi ricordo in Agosto la Sagra di San Bernardo e a Cazzano la Antica Sagra di San Felice la prima domenica di Luglio.

SOAVE E I CAVALLI

Il cavallo sarebbe davvero il mezzo più idoneo per scoprire tutte le bellezze del territorio Soave-Est Veronese. Qui in zona esistono agriturismi e maneggi pronti a mettere a servizio una cavalcata a quanti lo desiderino ed in caso ne aveste bisogno sarò felice di consigliarvene qualcuno. Per informazioni più precise sugli itinerari a cavallo nel territorio del Soave potete rivolgervi al Trekking delle Prealpi Veronesi o al Trekking della Lessinia oppure informarvi sui relativi siti.

Da parte mia vi consiglio Riverside, un centro ippico, maneggio e sporting club a 5 minuti di macchina dalla nostra azienda che organizza passeggiate a cavallo e da anche lezioni di equitazione. Conosco bene il titolare, persona fantastica e disponibilissima.

SOAVE DALLA VAL D'ALPONE A BOLCA

Superata Monteforte d'Alpone e procedendo per la strada di fondovalle vi trovate a Roncà famosa per il piccolo Museo di Molluschi Fossili (gasteropodi e lamellibranchi ed altri generi). Nelle vicinanze qualche chiara pozza d'acqua in cui si muovono gamberi di fiume e la sagoma del vulcano spento di Monte Calvarina.
Dopo Montecchia di Crosara eccovi giunti a San Giovanni Ilarione dove la roccia è prevalentemente costituita da basalti.

A Vestenanova termina la Val d'Alpone. Ci accoglie imponente il colonnato in stile ionico della Chiesa Parrocchiale. Da Vestenanova proseguiamo verso Bolca sovrastata dal Monte Purga. A 2 km a nord est si trova la rinomata Pesciara, luogo di estrazione di pesci fossili e ittioliti dell'Eocene medio-inferiore (ca. 50 milioni di anni fa). Qui, nell'era terziaria, c'era un mare non molto profondo ed un pò simile ai bacini tropicali. L'acqua poco ossigenata e quasi stagnante con un'intensa attività vulcanica sottomarina ha favorito la lenta sedimentazione e la perfetta conservazione dei pesci. Qui dovete visitare il Museo dei Fossili di Bolca. Si tratta di un Museo molto famoso in zona e che vanta una vasta collezione di reperti fossili. I più appassionati potranno approfondire e continuare il viaggio nel mondo dei fossili visitando anche il Museo Civico di Storia Naturale di Verona.

Consiglio, per chiudere, una visita a Cogollo, patria di Berto, artista del ferro battuto la cui tradizione viene tramandata oggi dal figlio ed una visita al Monastero di Badia Calavena. A Badia il mercoledì si teneva una fiera di bestiame, macchine agricole e terreni (ma non so se si tiene ancora) allietata dall'aperitivo al Caffè Pedrotti a base di bianco superiore.

SOAVE E LE CINQUE VALLI

L'est veronese cioè la regione ad est di Verona protesa verso il vicentino in cui si trova la nostra azienda agricolo-agrituristica I COSTANTI è una regione ricca di contrasti , molto suggestiva con le sue colline, le valli, gli scorci, i castelli, le pievi, i borghi, i frutteti, i filari di vigne tesi incontro alle ulivete, le rocche e le ville venete. Sono cinque le vallate che formano l'est veronese: la valle di Marcellise, di Illasi, di Mezzane, la Val Tramigna e la Val d'Alpone. Marcellise in realtà costituisce l'estremo confine ovest del Soave Doc ed è una frazione del più grande San Martino Buon Albergo, alle porte di Verona. Qualche km oltre ed in direzione di Soave tra San Pietro Di Lavagno, Mezzane di Sotto e Mezzane di Sopra si snoda la vallata di Mezzane nota per il suo olio buonissimo.

Da Colognola ai Colli inizia la Val d'Illasi che prosegue verso Illasi, San Zeno e Cellore in cui termina la zona del Doc Soave. Prosegue poi snodandosi lungo Tregnago, Badia, Selva e Giazza. La Val Tramigna è attraversata dal Tramigna, l'omonimo torrente di portata media e comprende Cazzano e Soave.
La Val d'Alpone delimita il successivo confine con il territorio del vicentino e Vicenza e comprende Monteforte d'Alpone, Roncà, Montecchia di Crosara e San Giovanni Ilarione. Qui ad est termina la zona del Soave Doc. Proseguendo verso Vestenanova si raggiungono Bolca ed i Monti della Lessinia.

LA STRADA DEL VINO SOAVE IN MAPPA

Qui in azienda oppure allo Iat Soave potrete chiedere che vi venga data la cartina della Strada del Vino Soave redatta dal Touring Club fatta benissimo. Illustra dettagliatamente tutta la zona del Soave con indicazione delle cantine, dei ristoranti, hotel, agriturismi, B&B, frantoi, enti locali, nominativi dei soci della Strada del Vino Soave, pasticcerie e quant'altro. Insomma una guida al territorio del Soave davvero utile.

Vi ricordo che Soave si è recentemente fatta anche città del libro e della cultura e saranno moltissime in un futuro prossimo le iniziative culturali organizzate in tal senso: si prevedono infatti visite guidate, incontri con gli autori, esposizioni di libri vari ed intrattenimenti con audio-letture e musica.
Agli amanti della bicicletta ricordo la SOAVE-BIKE dedicata agli amanti della Mountain Bike.

Se desiderate dunque visitare Soave e perdervi nel sogno di questo territorio magico potete scegliere di soggiornare qui a I Costanti, il nostro agriturismo-castello a soli tre km da Soave e dai suoi incantevoli vini.

BIBLIOGRAFIA E RINGRAZIAMENTI

Vorrei ringraziare con tutto il cuore il Professor Giuseppe Rama grazie ai cui testi sono riuscita a scrivere questa piccola guida e tutti coloro che in Soave mi hanno fornito tutto il materiale utile a raccontarvela nel mio modo semplice e sentito.

TESTI CONSULTATI

- Soave ed il suo territorio (G.Rama - Ed. Demetra)
- Il Soave, il territorio, i vini, i prodotti tipici e la cucina (Morganti Editori)
- Soave, Vino, Storia, Cultura, Tradizioni (Provincia di Verona e Touring Club Italiano)

Grazie infinite a tutti ma soprattutto a voi lettori instancabili e miei ospiti, a voi che siete per me una fonte inesauribile di energia e di gioia. E' bellissimo scrivere per voi.

Francesca Vecchioni
Agriturismo I COSTANTI, 14 Maggio 2016


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