Visita a Caorle - Veneto

Visitare Caorle

Caorle, perla dell'Adriatico dal fascino senza tempo. Un gioiello veneto di indiscutibile bellezza.

Visitare Caorle 

Caorle è sempre stata nel mio cuore.

L'ho visitata moltissime volte, da bambina, da adolescente e da donna adulta e mamma. Ci sono stata in vacanza venendo da terra e dal mare. Ogni volta provando una grande emozione.

E' una piccola cittadina del litorale veneto che mantiene intatta la sua antica bellezza di borgo marinaro nonostante sia, rispetto al passato, molto piu' frequentata dal turismo nazionale ed internazionale, per sua fortuna.

Ho deciso di scriverne e di consigliarla come meta di visita ai miei ospiti perché non è troppo lontana da Caldiero (circa un'ora e mezza) il paese in cui si trova il mio agriturismo.

E' una meta ambita ed adatta a famiglie con bambini ma anche consigliabile a chi ama la natura, il silenzio, la storia, le antiche tradizioni venete.

Molti artisti l'hanno frequentata e vi hanno trovato pace ed ispirazione per alcune delle loro opere, non ultimo Ernest Hemingway.

Dunque inoltriamoci nel suo mondo antico.

In una delle mie ultime visite a Caorle nel 2000 circa ho acquistato una piccola guida della città a cui mi ispiro volentieri per scriverne. La carta stampata va diretta all'anima e suscita sempre in me ed in molti forti emozioni.

 

Breve cenno storico

La storia di Caorle si potrebbe riscrivere alla luce di due scoperte risalenti piu' o meno agli anni '90: una nave del primo secolo D.C. rinvenuta 13 miglia al largo di Caorle ed il villaggio San Gaetano, un borgo rurale risalente all'età; del bronzo ad est della laguna.

Se pensiamo a Caorle subito ci vengono in mente il Duomo romanico e lo splendido campanile rotondo con bifore e fregi e la punta conica che svetta sul litorale come l'albero maestro di un grande veliero a guidare il navigatore…
Ci vengono in mente le sue stradine del centro che ricordano calli e campielli veneziani, le sue trattorie tipiche.

La visualizziamo come una terra di confine surreale tra terra e mare, nata tra lagune e paludi, legata al mare in tutto, alla vita dei suoi pescatori, ai casoni, alle valli, alle barene che ne delineano il paesaggio..

Le scoperte archeologiche di cui vi parlavo sono interessantissime. La grande nave oneraria romana integra è ricca di anfore ed al villaggio preistorico di San Gaetano a ridosso della laguna sono state rinvenute suppellettili di interesse, cocci, ceramiche, un pettine che ci riferiscono di tracce di vita risalenti a circa 1500 anni prima di Cristo.

La nave destinata al trasporto mercantile è di dimensioni eccezionali per una nave onoraria di quel tempo. Forse era partita da Pola e naufrago’ a 13 miglia da Portus Reatinum citato da Plinio corrispondente all'attuale Porto Falconera sbocco dell'odierno Lemene.

Sulle sponde del Lemene sorgeva Iulia Concordia al tempo centro viario, militare e commerciale romano situata nel punto in cui passavano le vie Annia, Postumia e Iulia Augusta.

Era forse Caorle la Bella Petronia, in onore di Petronio Arbitro che tra i prime le fece visita? O forse Caorle prende il nome da Caprulae perché abitata da capre? O da Selva caprulana visto che vi si raccoglieva legna per le navi di Venezia? O da Caule, la canna delle paludi, il Falasco (Caulis) che si usava per costruire i famosi e tradizionali Casoni oltre che per accendere fuochi?

In età romana Caorle era un porto naturale da cui le trireme e le onerarie traevano approvvigionamento prima di risalire il Lemene per giungere a Concordia.

Intorno al quinto secolo, all'epoca delle invasioni barbariche, i suoi abitanti fuggirono nelle lagune certamente più sicure anche se malsane.

La vita di Caorle da ora in poi non sarà facile.

La fuga dalle invasioni barbariche, le epidemie che la colpirono, la difesa dai pirati nel 1000 che la videro costretta ad edificare mura difensive.

E' del 1038 l'edificazione della Cattedrale forse sulle fondamenta di un'antica precedente basilica. All'epoca Caorle dipendeva da Venezia e dal Patriarca di Grado.

Il 1070 vede concludersi l'edificazione del campanile cilindrico di stile ravennate e nel 1100 Caorle divenne importante scalo per le flotte della Serenissima.

Nel 1300 subì il dominio dei Genovesi. E negli anni a venire, anche dopo la pace tra Genova e Venezia, subì diverse dominazioni.

Nel 1400 i commerci sono di monopolio di Venezia e la Serenissima predilige a tal punto Caorle da elargirle ricompense, sussidi e vari privilegi. Era una città sofferta e povera a quel tempo ma dotata di grandissima fede religiosa.

Nel 1500 Venezia è regina dei mari, il 1600 è un anno di epidemie che si ripresentano anche nel 1700.

Venezia e Caorle vissero poi le dominazioni francese e austriaca fino a che nel 1807 un decreto napoleonico arriva a sopprimere la diocesi di Caorle.

Nel 1866 fu annessa al Regno d'Italia.

Caorle visse le due grandi guerre mondiali, affrontò la malaria, la perdita della libertà civile e dei privilegi della pesca nelle valli lagunari nel ventennio fascista (che pur portò anche un certo sviluppo). E' del 1944 il bombardamento del Duomo.

 

I CAORLOTTI E UN EPISODIO DEL CUORE

C'è un episodio nelle vita di Caorle che mi ha colpita molto e che vi voglio raccontare.

Il 10 Dicembre 1945 i tedeschi manifestarono l'intenzione di far allagare la città per impedire lo sbarco agli alleati; i caorlotti pregarono fortemente la Madonna dell'Angelo affinchè intervenisse perché Caorle non fosse sommersa e non si sa come né perché il comando tedesco decise di revocare l'ordine.

Fu in questa occasione che i caorlotti (che amo e che mi stanno simpaticissimi) restaurarono il santuario dedicato alla Madonna, come da promessa.
Da allora ogni 2 gennaio una Messa viene celebrata come ringraziamento.
Negli anni successivi il santuario fu abbellito e arricchito di bei fregi in marmo.

Il 30 Aprile 1945 finalmente i tedeschi abbandonano Caorle e da allora ad oggi la mia perla dell'Adriatico ha iniziato una vera e propria fioritura riportando alla vita tutto le cose preziose che l'hanno da sempre resa speciale: tradizioni, storia, il suo culto religioso e la sua fede, la secolare attività di pesca che ancora continua, la cucina di pesce e frutti di mare, il turismo che le permise di guardare con speranza, fiducia ed entusiasmo ad un futuro radioso e ricco.

Vi assicuro che l'ospitalità dei caorlotti è ancor oggi rimasta umile ma genuina come dovrebbe essere ogni ospitalità che sia degna di questo nome.

A Caorle ti senti a casa, amato e ben voluto. Tutto ciò che vivi è un'esperienza che trasmette qualcosa di mistico, di benedetto, di protetto con radici salde e incise a fuoco nella memoria storica dei mitici caorlotti.

Dovete andarci e provare tutto questo.

 

Il Duomo di Caorle

Un giorno di Luglio di 20 anni fa mi trovavo a Caorle con mio padre. C'eravamo arrivati dal mare in barca a vela.

Una mattina prestissimo inforco la bici direzione Duomo dopo un caffè preparato con la Moca più vintage della storia: la mia Bialetti da 2..!!

Ero emozionatissima e l'aria fresca mi sferzava il viso con dolcezza mescolandosi al profumo del mare e del sale…Il cielo era di un azzurro intensissimo e i primi pescatori tornavano già dalla pesca con le reti piene zeppe di pesce da portare ai mercati o ai ristoratori locali.

Le viuzze mi accoglievano coi loro colori vivacissimi e le voci dei paesani mi accompagnavano festose. Che felicità! Eccolo il campanile!

Duomo di Caorle

Svettava davanti a me con una forza d'attrazione irresistibile. Corro ed eccomi davanti al sagrato del Duomo.

Alla mia destra la bellissima scogliera artificiale che ogni anno artisti geniali trasformano nella più bella mostra d'arte en plein air della storia.

 

Architettura e tesori del Duomo di Caorle

Il Duomo risale al 1038.

Come vi ho detto sorge forse sui resti di una preesistente basilica e su modello della chiesetta delle Grazie.

E' una delle più prestigiose testimonianze in Veneto dell'architettura religiosa medievale e paleocristiana in cui storia e leggenda spesso si fondono per incuriosirci e stupirci ancor di più.

Il Duomo di Caorle nasce più o meno quando nacquero anche quelli di Torcello e San Marco.

Subito mi incuriosì il portale con atorilievi magnifici e le pietre tombali all'esterno penso di famiglie vescovili o caorlotte.

La guida mi dice che fu consacrato nel 1600 e dedicato a Santo Stefano Protomartire il cui cranio è conservato lì come reliquia.

Entrando rimango colpita dalla sobria ma imponente bellezza delle 18 colonne e pilastri uniti in modo molto armonioso da arcate disposte in doppia fila (9 per parte). E' stupenda l'alternanza cromatica con pilastri in cotto e con colonne in marmo stile greco di cui alcune son decorate con capitelli nello stile para corinzio.

Sono senza fiato.

Vedo la famosa Pala d'Oro di Caterina Cornaro proveniente da Cipro, le 6 tavole in stile bizantino che raffigurano gli apostoli, una Ultima Cena del Lazzarini, il meraviglioso fonte battesimale rinascimentale e un'ara romana sotto l'altare del Santissimo, navata sinistra, risalente al primo secolo A.C., affreschi.

Scopro un altare dedicato al patrono dei pescatori, S. Andrea all'inizio della navata di destra.

Incontro il parroco che mi suggerisce di visitare il Musei Liturgico ricavato nella cappella antica e privata del vescovi proprio vicino alla cattedrale.

 

Il campanile, gloria e simbolo di Caorle

Campanile Duomo di Caorle

Dal mare lo si vede subito e per primo e ti fa da guida e da faro. E' di una bellezza accorata e gentile. Pare chiamarti e condurti a riva, al sicuro, all'ombra della sua cuspide conica.

E' alto 48 metri ed ha un diametro di 6.50 mt.

E' cilindrico e forse è questa forma perfetta a trasmettere sicurezza e ad indurre un senso di ammirazione, di rispetto.
E' staccato dalla cattedrale ed ha una pendenza leggera verso di essa; è costruito in laterizio e pietra d'Istria.

Risale al 1070 e aveva una funzione prevalente di avvistamento e di richiamo per i fedeli.

E' nel 1600 che fu dotato di 4 campane allo scopo di comunicare ai naviganti in caso di tempesta o nebbia nelle stagioni infauste.

Nel 1700 anche un grande orologio di indubbia utilità fu installato con un quadrante rivolto verso terra ma nel 1900 fu eliminato. Gli austriaci lo utilizzarono come postazione di vedetta.

All'interno una scala in legno vi conduce alla cella campanaria in cui ormai le campane sono azionate elettricamente…peccato…
Da qui una vista mozzafiato sulla spiaggia di Levante e sul centro.

E' un campanile parlante, vivente, un grande comunicatore di gioia o di tristezza , quando risuona la vecchia campana a martello!!

Dopo il Duomo e il campanile potreste anche visitare il Santuario della Madonna dell'Angelo.

 

Il centro storico di Caorle

Il centro storico di Caorle è una vera Chicca.

Centro storico di Caorle

Ha subito ovviamente nei secoli parecchie mutazioni: i rii si sono interrati per diventare vie e viuzze, i fiumi hanno subito deviazioni, sono state fatte varie opere di bonifica e i fondali hanno sedimentato, ma il centro ricorda la struttura urbana veneziana delle calli e dei campielli.

I colori vivaci delle case, ora lustre e ben restaurate, ricorda Burano.
Oggi Caorle è una bellissima e ricca cittadina di circa 11.000 abitanti forse più, con alberghi, darsene, campeggi e centri turistico residenziali molto amati dai turisti italiani ed esteri come La Duna Verde e Porto Santa Margherita.

Il primo albergo di Caorle fu IL PETRONIA, nel 1911.

Nel 1960 il turismo si espande anche oltre la foce del Livenza.

Nel centro di Caorle sorge il Villaggio dell'Orologio con una bellissima ed elegante darsena molto bene attrezzata per imbarcazioni da diporto turistico.

Centro storico di Caorle

 

RIEPILOGANDO

Caorle è un gioiello d'arte del litorale veneto dotato di una storia davvero plurimillenaria.

Ha monumenti molto prestigiosi da visitare ed una tradizione peschereccia tutta da conoscere.

Dista 1 oretta circa da Venezia e circa 2 da Caldiero dove mi trovo io.
Oggi è anche una nota località balneare con circa 18 km di spiaggia nell'alto Adriatico cha va dall'oasi di Brussa fino a Falconara e arriva al centro che la foce del Livenza separa da Porto Santa Margherita.

Caorle è un entro peschereccio di eccellenza; la pesca avviene in alto mare mentre nelle valli lagunari è più diffuso l'allevamento dell'anguilla.

La laguna a retro è un altro mondo fantastico con barene, canneti, casoni e aree in cui la natura è ancora selvaggia. .insomma un luogo ideale per gli amanti del silenzio, dell'aspetto più intimista e contemplativo di Caorle.

Caorle è animata da eventi di ogni tipo ( quando saranno di nuovo possibili): musica, teatro, arte, regate veliche, gare di poesia.

Vogliamo parlare di gastronomia?

Caorle, da verace borgo marinaro situato tra le foci di Livenza e Lemene, propone una cucina saporosissima, locale e tipica a base di frutti di mare e pesce e qui i nomi dei ristorantini più noti: La Ritrovata (presso laguna di Falconera), Taverna Caorlina, Ristorante Al Bateo Falvio.

Ristorante La Ritrovata - Caorle

  

Grazie per avermi letta, ti auguro di vivere un'esperienza indimenticabile nella splendida e amata Caorle. Trattala con amore.

Un abbraccio, ti voglio bene.

Francesca

I COSTANTI Agriturismo Verona
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